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Laurea in Scienze Motorie e la Formazione post Laurea

Laurea in Scienze Motorie e la Formazione post Laurea; due elementi fondamentali per una carriera di successo!

Come un Avvocato deve essere Laureato in Giurisprudenza ed un Medico Laureato in Medicina, così colui che si occupa di movimento, deve possedere una Laurea in Scienze Motorie.

 

La prima cosa che ho fatto è stato prendere la Laurea in Scienze Motorie nel lontano 2003, presentandomi al cospetto della Commissione di Laurea con la Tesi dal titolo: “Applicazioni delle equazioni cardinali della statica e della dinamica dei sistemi, allo studio della biomeccanica del sistema muscolo-scheletrico”, Relatore Prof. Andrea Biscarini; fin dalla nostra prima riunione operativa per la tesi, si è instaurato fra noi un rapporto speciale, un legame fortissimo fatto di ammirazione, stima, sincerità, amicizia e progetti condivisi.

. Fra i tantissimi motivi per cui non basterebbero tre vite per ringraziarlo degnamente, due su tutti:

  • mi ha fatto innamorare della Biomeccanica Applicata al Movimento Umano e di come la Scienza può aprire ed elevare la mente sugli aspetti applicativi della chinesiologia;
  • mi ha fatto capire come la Laurea sia un imprescindibile ma semplice, minuscolo punto di partenza! Bisogna poi continuare a studiare, studiare e ancora studiare!!!!

La Laurea, cari amici, come blocco di partenza da cui partire a razzo verso il successo, sotto l’impulso inesauribile dello studio e della dedizione.

Laurea si, Laurea no.

Negli anni ne ho sentite e lette tante, sulla Laurea in Scienze Motorie; chi ne parla benissimo, chi malissimo, chi si sente soddisfatto, realizzato e “la sceglierei altre mille volte!”, chi invece vorrebbe bruciare in piazza il proprio Diploma di Laurea. Perché succede questo? Perché tanti ragazzi sentono di aver fatto la scelta giusta mentre altri vivono un senso di frustrazione e delusione, pensando di aver buttato al vento almeno tre anni di vita? Le considerazioni da fare sono veramente tante!

Innanzi tutto bisogna capire le reali motivazioni che spingono i neodiplomati ad iscriversi al Corso di Laurea in Scienze Motorie;

della serie:

“la mia vita è ed è sempre stata lo sport e voglio farne una professione!”

“non sapevo che facoltà scegliere e questa mi è sembrata quella che più si avvicina ai miei gusti…”

“mi sono iscritto per fare poi il concorso per le docenze a scuola…”

“non so cosa fare ma i miei mi hanno detto che comunque qualcosa devo farla…”

Etc etc etc……

Di pari passo alle motivazioni troviamo le aspettative che ogni studente riversa nei confronti del Corso di Laurea in Scienze Motorie; ovvio che, uno studente motivato a crearsi una posizione professionale di tutto rispetto in ambito sportivo, affronterà il percorso di studi con l’atteggiamento di chi nella vita vuole sfondare, vivendo come passaggio obbligato il Corso di Laurea, cercando di ottenere il massimo da ogni esame sostenuto ed integrando gli studi Accademici con Corsi di Formazione e Specializzazione di alto livello. Le sue aspettative saranno chiaramente molto alte! Coloro che, invece, vivono il Corso di Laurea con fare annoiato, svogliato, tentando la fortuna ad ogni esame e limitandosi sia nello studio che nelle applicazioni pratiche, vivranno il Corso di Studi con l’unico obiettivo di acquisire il Diploma di Laurea, caricandolo di significato e plusvalore rispetto al reale sentendosi arrivati, ma vivendo di conseguenza un senso di frustrazione e fallimento nel momento in cui il mondo del lavoro, ovviamente, li respinge.

Il problema, dunque, non risiede nel Corso di Laurea in Scienze Motorie in se, ma nell’atteggiamento e nelle aspettative di ogni studente!

Un approccio umile e propositivo, volto al miglioramento continuo, porta nient’altro che successo; al contrario, un atteggiamento remissivo ma al contempo supponente, poco incline al confronto costruttivo ed alla formazione continua, porta solamente fallimento e frustrazione.

Troppo comodo addossare colpe al Corso di Laurea! Assumersi le proprie responsabilità è il primo passo verso un netto cambiamento di rotta orientato al successo!

Corsi post Laurea

Il giorno successivo alla discussione della Tesi, l’adrenalina, l’emozione e la serenità d’animo propria di chi ha conquistato qualcosa di importante con dedizione ed impegno, furono spazzate via da un improvviso senso di paura e di incertezza; mi resi conto in un solo istante di non saper fare assolutamente nulla di pratico e concreto! In poche parole mi chiesi: cosa sai fare? Sapresti lavorare in palestra, in piscina o in qualsiasi altra struttura sportiva? Saresti in grado di portare a casa uno stipendio le tue competenze attuali? La risposta fu NO! Panico! Cosa fare, allora? Semplice, dovevo cercare una soluzione che mi permettesse di rendermi capace di affrontare il mondo del lavoro nel migliore dei modi.

Il panorama della Formazione di quegli anni era abbastanza limitato e non si avvicinava neanche lontanamente alla quantità di offerta attuale. Fra le varie (poche) situazioni disponibili scelsi quella che sembrava più seria e professionale, ed al costo di 230 Euro al giorno frequentai un percorso di Formazione della durata di 16 giornate che mi permise di acquisire conoscenze scientifiche specifiche, nozioni teoriche ed applicativi pratici che ancora oggi utilizzo nel mio lavoro quotidiano. Continuando ad approfondire gli aspetti scientifici della mia amata professione, vidi sbocciare negli anni tante realtà che promettevano Formazione ed avviamento al lavoro attraverso Corsi di uno/due weekend; Corsi aperti a tutti, senza un minimo distinguo fra Laureati e non, senza una qualsivoglia distinzione fra semplici appassionati e professionisti veri. La confusione ed il paradosso erano dietro l’angolo! Ed ecco che ci si trovò di punto in bianco con Laureati senza uno straccio di contratto di lavoro da una parte, e con semplici corsisti della domenica con contratti di lavoro dall’altra, forti della Certificazione CONI e di tutte quelle altre sigle strane allegate al weekend di Corso.

Mi vennero subito in mente varie domande:

Come può una Laurea valere meno di un Corso di un weekend?

Perché si preferisce assumere un corsista domenicale al posto di un Laureato?

Come è possibile che un Corso Personal Trainer duri due weekend e/o si divida in livelli? Ma esistono Clienti di primo, secondo o terzo livello?

Da queste amare considerazioni decisi di prendere provvedimenti e di fare qualcosa per le mie amate Scienze Motorie, fondando la Exclusive Trainers Academy, Scuola Etica per Scienze Motorie del CISM, Comitato Italiano Scienze Motorie, creata espressamente per fornire Alta Formazione per gli Studenti e/o Laureati in Scienze Motorie/ISEF.

 

Una Scuola Formazione di alto livello deve, a mio avviso, rispettare alcuni requisiti:

  • dedicare i propri Corsi solo ed esclusivamente alle Scienze Motorie;
  • fondare i propri Corsi solo su Evidenze Scientifiche e non sulle chiacchiere da palestra;
  • erogare Corsi a numero chiuso (max10-15 iscritti);
  • prevedere esaustivi laboratori pratici;
  • offrire un ampio monte ore di Tirocinio Pratico su casi reali;
  • uscire dalle perverse logiche CONI;

Come dicevo all’inizio di questo articolo:

Come un Avvocato deve essere Laureato in Giurisprudenza ed un Medico Laureato in Medicina, così colui che si occupa di movimento, deve possedere una Laurea in Scienze Motorie.

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AUTORE: RAFFAELE BLASI